Il Premio Arrigo Benedetti 2023 a Corrado Formigli e Silvia Boccardi

  

A Corrado Formigli e Silvia Boccardi la tredicesima edizione del Premio giornalistico Arrigo Benedetti

La tredicesima edizione del Premio giornalistico Arrigo Benedetti – Città di Barga 2023, è stata assegnata a Corrado Formigli e Silvia Boccardi. Il primo conduttore di Piazzapulita su La7, la seconda autrice di numerosi reportage su Skytg24.

Il Premio dedicato al giornalista lucchese fondatore dell’Espresso e dell’Europeo sarà consegnato sabato 25 novembre alle ore 11 presso il Teatro dei Differenti a Barga, città che ospita, presso la Biblioteca comunale “Fratelli Rosselli”, il fondo librario appartenuto a Benedetti. L’iniziativa, di prestigio e alto valore culturale, è organizzata dal Comune di Barga, in collaborazione con la Provincia di Lucca, la famiglia Benedetti e Toscana Energia. A consegnare il premio sul palco saranno la sindaca Caterina Campani, il presidente della Provincia di Lucca Luca Menesini e il nipote dello storico giornalista Arrigo Benedetti. Coordina l’evento Andrea Giannasi.

«Il Premio Benedetti da tredici anni premia la professione del giornalista – ricorda la sindaca di Barga Caterina Campani – seguendo le orme e l’insegnamento lasciato dal grande giornalista lucchese fondatore dell’Europeo e dell’Espresso. Da anni a Barga premiamo giornalisti già affermati e un giornalista giovane che sta dimostrando qualità professionali di alto valore. Per questo siamo felici di assegnare il premio 2023 a Corrado Formigli e Silvia Boccardi».

Corrado Formigli conduce Piazzapulita su La7 dal 2011. Nell'ottobre del 2014 è stato il primo giornalista italiano a entrare a Kobane durante l'assedio dello Stato islamico. Da inviato ha coperto i principali fatti nazionali e internazionali per Rai, Mediaset, Sky tg24 e La7. Ha cominciato a fare il giornalista nella redazione di Paese Sera a Firenze, ha scritto sul Manifesto di cultura, spettacoli e politica. Lavora in televisione dal 1994. Ha vinto due edizioni del premio Ilaria Alpi, nel '98 e '99, con reportage sul terrorismo in Algeria e l'apartheid in Sudafrica. Nel 2016 ha ricevuto il premio giornalistico Mario Francese e il premio Kapuscinski. Nel 2017 ha ricevuto il premio Luchetta “Testimoni della Storia”. Ha scritto "Impresa impossibile: storie di italiani che hanno combattuto e vinto la crisi" (Mondadori) e “Il falso nemico. Perché non sconfiggiamo il Califfato nero” (Rizzoli). La realtà è la sua passione.

Silvia Boccardi, classe '89, è giornalista, autrice e presentatrice. Dopo il diploma al liceo classico di Milano prosegue gli studi prima a Parigi e poi a Londra dove si laurea prima in 'Sociology and Media' alla City University e poi realizza un master in 'Television Journalism' alla Goldsmith University.
Nel 2013 torna in Italia dove inizia a collaborare con VICE Italia alla realizzazione di tre stagioni di VICEonSkyTG24. Lavora a storie di contrabbando di opere d'arte con la Svizzera, di mafia nigeriana a Palermo e segue le tracce delle 'mogli della Jihad' fino al confine turco con la Siria. Nel 2017 apre insieme ad altri ex colleghi la casa di produzione Unozerozerouno con cui realizza negli anni video e documentari tra cui 'The Choice', sulla piattaforma Rousseau e la democrazia diretta, e 'Scafisti per forza', sul ruolo degli scafisti minorenni nel traffico dei migranti verso l'Italia. Collabora con la redazione di 'Nemo, nessuno escluso', programma di Rai 2, e inizia a collaborare con diverse reti straniere: BBC, Euronews, Channel 4 News, Nat Geo, The New Yorker, The Guardian, Deutsche Welle, VICE News, South East Asia Globe, The Wall Street Journal. Nel 2019 vince insieme ad altre tre colleghe il DIG Pitch Award. Realizza a Baghdad il documentario 'Iraq, gioventù in prima linea' per il canale televisivo franco tedesco Artè. Nel 2020 si unisce alla squadra di Will, e si occupa di Diversity Equity and Inclusion, di diritti, di sanità e immigrazione e realizza diversi reportage, dal Guatemala all'Ucraina. Nel 2022 è autrice e presentatrice di What's Next, una serie di video in onda su Skytg24. Vincitrice della sezione Giornalismo Digitale del Premio Biagio Agnes 2023.

 

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Il Premio Arrigo Benedetti 2022 ad Antonio Padellaro e Marina Lalovic

Ad Antonio Padellaro e Marina Lalovic la dodicesima edizione del Premio giornalistico Arrigo Benedetti

La dodicesima edizione del Premio giornalistico Arrigo Benedetti – Città di Barga 2022, è stata assegnata ad Antonio Padellaro e Marina Lalovic. Il primo giornalista al Corriera della Sera, l’Espresso, l’Unità, il Fatto Quotidiano, la seconda nella redazione esteri di RaiNews24. Il Premio dedicato al giornalista lucchese fondatore dell’Espresso e dell’Europeo sarà consegnato sabato 12 novembre alle ore 11 a Palazzo Pancrazi presso l’aula consiliare a Barga, città che ospita, presso la Biblioteca comunale “Fratelli Rosselli”, il fondo librario appartenuto a Benedetti. L’iniziativa, di prestigio e alto valore culturale, è organizzata dal Comune di Barga, in collaborazione con la Provincia di Lucca, la famiglia Benedetti e Toscana Energia. A consegnare il premio sul palco saranno la sindaca Caterina Campani, il presidente della Provincia di Lucca Luca Menesini e il nipote dello storico giornalista Arrigo Benedetti. Coordina l’evento Andrea Giannasi. «Il Premio Benedetti da dodici anni premia la professione del giornalista – ricorda la sindaca di Barga Caterina Campani - unendo l’esperienza di chi da anni vive le redazioni dei giornali e chi da poco tempo ha iniziato a percorrere la strada della ricerca della notizia. Negli anni abbiamo visto salire sul palco a Barga le più importanti firme del giornalismo italiano è importante per noi proseguire questo impegno nel ricordo e nella memoria di Arrigo Benedetti, ma soprattutto tenendo viva la lezione di giornalismo che ci ha lasciato il fondatore dell’Europeo e dell’Espresso.  Per questo siamo felici di assegnare il premio 2022 ad Antonio Padellaro e Marina Lalovic».

Antonio Padellaro. Giornalista e scrittore, per quasi vent’anni al Corriere della Sera. È stato poi vicedirettore dell'Espresso e direttore dell'Unità. Nel 2009 è tra i fondatori del Fatto Quotidiano di cui è stato direttore fino al 2015. Per PaperFirst ha dato alle stampe Il gesto di Almirante e Berlinguer (2019), La strage e il miracolo (2020) e Sette cose di cui vergognarsi (2021). Ha curato con Silvia Truzzi il volume C'era una volta la sinistra (2019).

Marina Lalovic è una giornalista nata a Belgrado nell’ex Jugoslavia. Nel 2000 si trasferisce in Italia dove si laurea presso l’Università “La Sapienza” in Editoria e Giornalismo. Ha lavorato come redattrice TV del Babzine, il Magazine settimanale di Babel TV, canale 141 di Sky, dedicato alle questioni dell’immigrazione in Italia. Era corrispondente da Roma per il quotidiano serbo “Politika” come anche per la radio-televisione serba B92. Attualmente fa parte della redazione esteri di Rainews24 e collabora con Radio3Mondo, Radio Rai 3, dove conduce la rassegna della stampa estera e gli approfondimenti del programma.

 

Il Premio Arrigo Benedetti 2021 a Giorgio Zanchini e Carola Frediani

A Giorgio Zanchini e Carola Frediani l’undicesima edizione del Premio giornalistico Arrigo Benedetti
L’undicesima edizione del Premio giornalistico Arrigo Benedetti – Città di Barga, 2021, è stata assegnata a Giorgio Zanchini e Carola Frediani. Il primo conduttore della trasmissione “Radio anch’io” in onda su Radio1 Rai ogni mattina, la seconda esperta di comunicazione digitale e cybersicurezza.
Il Premio dedicato al giornalista lucchese fondatore dell’Espresso e dell’Europeo sarà consegnato sabato 30 ottobre alle ore 11 a Palazzo Pancrazi presso l’aula consiliare a Barga, città che ospita, presso la Biblioteca comunale “Fratelli Rosselli”, il fondo librario appartenuto a Benedetti. L’iniziativa, di prestigio e alto valore culturale, è organizzata dal Comune di Barga, in collaborazione con la Provincia di Lucca, la famiglia Benedetti e Toscana Energia. A consegnare il premio sul palco saranno la sindaca Caterina Campani, il presidente della Provincia di Lucca Luca Menesini e il nipote dello storico giornalista Arrigo Benedetti. Coordina l’evento Andrea Giannasi. «È con viva soddisfazione che assegniamo l’undicesima edizione di un premio giornalistico – ha ricordato la sindaca Caterina Campani - che negli anni ha visto salire sul palco a Barga le più importanti firme del giornalismo italiano. Proseguire nel lavoro di ricordo e di memoria di Arrigo Benedetti e della lezione di giornalismo che ci ha lasciato, rappresenta un impegno che l’amministrazione comunale intende rinnovare costantemente affinché i lettori, gli ascoltatori, i cittadini tutti possano sempre avere punti di riferimento nel variegato e complesso mondo dell’informazione. Per questo siamo felici di assegnare il premio 2021 a Giorgio Zanchini e Carola Frediani».

Giorgio Zanchini, giornalista, conduttore radiofonico e conduttore televisivo italiano, è laureato in Giurisprudenza all'Università della Sapienza di Roma, si è specializzato in giornalismo e comunicazioni di massa alla Libera università internazionale degli studi sociali Guido Carli (Luiss) di Roma. Nel dicembre 1996 entra alla Rai per concorso. Ha lavorato al Giornale Radio Rai, a Radio 1, dal 2010 al 2014 a Radio 3, dal 2014 nuovamente a Radio 1. Ha condotto "Il baco del millennio", "Radio anch'io" (nella quale è rientrato alla conduzione il 30 giugno 2014), e fino al 24 maggio 2014 "Tutta la città ne parla", su Radio 3. Conduce la trasmissione Quante storie su Rai Tre, stagione 2019-2020, trasmissione condotta nelle tre stagioni precedenti da Corrado Augias. In precedenza ha condotto un talk show sulla spiritualità, "Il cielo e la terra", sempre su Rai 3, e una puntata sulla lettura su Rai 5. Si occupa in particolare di giornalismo radiofonico, giornalismo culturale e giornalismo anglosassone. Tiene lezioni e seminari sul giornalismo in diverse Università e Master. Con Lella Mazzoli è il direttore del Festival del giornalismo culturale. È vicedirettore della rivista I diritti dell'Uomo, cronache e battaglie. Fa parte del comitato scientifico de Problemi dell'Informazione.

Carola Frediani ha iniziato a lavorare come giornalista digitale e tech alla agenzia Totem guidata da Franco Carlini. Con altri colleghi ha co-fondato l'agenzia giornalistica Effecinque. Poi a La Stampa come social media editor, e successivamente nel team inchieste. Nel mentre ha scritto di cybersicurezza, privacy, sorveglianza e diritti digitali per varie testate nazionali e internazionali. I suoi ultimi libri sono i saggi Guerre di Rete (Laterza) e #Cybercrime (Hoepli), e il thriller a sfondo digitale Fuori controllo (Venipedia). Cura una newsletter gratuita che tratta temi di cybersicurezza e diritti, intitolata Guerre di rete.

 

Il Premio Arrigo Benedetti 2020 a Riccardo Iacona e Marta Serafini: la consegna sabato 3 ottobre a Barga
 

    

La decima edizione del Premio giornalistico Arrigo Benedetti – Città di Barga, 2020, è stata assegnata a Riccardo Iacona e Marta Serafini. Il Premio dedicato al giornalista lucchese fondatore dell’Espresso e dell’Europeo sarà consegnato sabato 3 ottobre alle ore 11 al Teatro dei Differenti a Barga, città che ospita, presso la Biblioteca comunale “Fratelli Rosselli”, il fondo librario appartenuto a Benedetti. L’iniziativa, di prestigio e alto valore culturale, è organizzata dal Comune di Barga, in collaborazione con la Provincia di Lucca, la famiglia Benedetti e Toscana Energia. A consegnare il premio sul palco saranno la sindaca Caterina Campani, il presidente della Provincia di Lucca, Luca Menesini e Arrigo Benedetti. Coordina l’evento Andrea Giannasi.

“La decima edizione del premio assume, in questo anno così difficile, un significato ancora più importante – ricorda la sindaca di Barga Caterina Campani - perché oggi più che mai è forte e viva la lezione del giornalista Benedetti, che chiedeva di fare inchieste e approfondire sempre le notizie. Barga ha accolto grandi firme del giornalismo italiano, premiando negli anni coloro che proprio sui passi di Arrigo Benedetti hanno saputo e sanno dare ai lettori e agli ascoltatori grandi esempi di inchieste. Per questo siamo felici di assegnare il premio 2020 a Riccardo Iacona e Marta Serafini”.

Riccardo Iacona, reporter, autore e conduttore di Presadiretta (Rai3), romano, si laurea in discipline dello spettacolo alla Facoltà di Lettere e Filosofia all’Università degli Studi di Bologna ed esordisce nel cinema in qualità di aiuto regista. Alla fine degli anni 80, inizia la sua esperienza televisiva nella terza rete della Rai. Prima in Scenario di Andrea Barbato e poi Duello e dopo l’incontro con Michele Santoro, Samarcanda, Il Rosso e il nero e Temporeale. Lascia la Rai per seguire Santoro su Italia Uno dove è autore insieme a Ruotolo e Formigli dei programmi Moby Dick e Moby’s. Nel 1999 ritorna in Rai sempre insieme a Michele Santoro e lavora per le due testate Circus e Sciuscià. È autore e regista di reportage che indagano l’Italia nelle sue sfaccettature più diverse e ne restituiscono un quadro trasparente e sincero. Con W gli Sposi, W il Mercato e W la Ricerca, vince la sfida del grande reportage in prima serata nonché numerosi riconoscimenti, fra cui il Premio Ilaria Alpi e il Premio Flajano. Dal 2009 è autore e conduttore di “Presadiretta”, programma di reportage e inchieste in onda in prima serata su Rai3. Come giornalista è chiamato ad approfondire i molteplici argomenti trattati nei suoi reportage: dalle tematiche ambientali all’economia sostenibile, dalle riforme istituzionali ed economiche dell’agenda politica del paese ai nuovi scenari sociali dati dai flussi migratori. Negli ultimi anni ha contribuito al dibattito nazionale sulla violenza sulle donne e femminicidio, misurandosi in particolare con l’universo tanto vasto quanto impenetrabile della prostituzione e dei suoi “consumatori”. Questi sono i temi al centro di due dei suoi libri: Se questi sono gli uomini (Chiarelettere 2012) e Utilizzatori finali (Chiarelettere 2014). Nel 2018 scrive dell'intricato intreccio della giustizia italiana in “Palazzo d'ingiustizia: il caso Robledo e l'indipendenza della magistratura. Viaggio nelle procure italiane” (Marsilio). “Mai più eroi in corsia. Cosa ha insegnato il coronavirus al nostro sistema sanitario” è il titolo del suo ultimo libro (Piemme 2020).

Marta Serafini dal 2007 è giornalista al «Corriere della Sera» per cui si occupa di terrorismo e relazioni internazionali. Nel 2016 Ha fatto parte della commissione indipendente di Palazzo Chigi sul fenomeno della radicalizzazione e dell’estremismo jihadista in Italia. In precedenza ha lavorato in televisione a Le Invasioni Barbariche (La7), e in radio. Nel 2012 con altre giornaliste del «Corriere» e della «27 esima Ora», il blog dedicato alle questioni di genere, ha partecipato a un’inchiesta collettiva sulla violenza sulle donne da cui è nato il libro Questo non è amore (Marsilio). Nel 2015 ha scritto un instant book pubblicato in edicola dal «Corriere della Sera», Maria Giulia che Divenne Fatima.

 

Il Premio Arrigo Benedetti 2019 a Concita De Gregorio e Costanza Spocci: la consegna sabato 13 aprile a Barga
 

   

Il Premio giornalistico Arrigo Benedetti – Città di Barga, nona edizione 2019, è stato assegnato a Concita De Gregorio e Costanza Spocci. Il Premio dedicato al giornalista lucchese fondatore dell’Espresso e dell’Europeo sarà consegnato sabato 13 aprile alle ore 11 presso la sala consiliare di Palazzo Pancrazi a Barga, città che ospita, presso la Biblioteca comunale “Fratelli Rosselli”, il fondo librario appartenuto a Benedetti. L’iniziativa, di prestigio e alto valore culturale, è organizzata dal Comune di Barga, in collaborazione con la Provincia di Lucca, la famiglia Benedetti e Toscana Energia.
A consegnare il premio sul palco saranno il sindaco Marco Bonini, Arrigo Benedetti, l’assessore alla cultura Giovanna Stefani. Coordina l’evento Andrea Giannasi.

Concita De Gregorio, giornalista e scrittrice, è editorialista e inviata del giornale la Repubblica, per il quale cura anche una rubrica quotidiana, “Invece Concita”. Il suo primo libro, del 2001, è Non lavate questo sangue, diario dei fatti del G8 di Genova. Dal 2008 al 2011 ha diretto l’Unità. Tra i suoi libri: Una madre lo sa. Tutte le ombre dell’amore perfetto (2006), Malamore. Esercizi di resistenza al dolore (2008), Così è la vita, imparare a dirsi addio (2011), Io vi maledicoIndagine alle radici della rabbia (2013), Un giorno sull’isola. In viaggio con Lorenzo (2014), Mi sa che fuori è primavera (2015) da cui è tratto l’omonimo monologo teatrale con la regia di Giorgio Barberio Corsetti, Cosa pensano le ragazze (2016) nato dal progetto web condiviso da cinque milioni di persone: un’inchiesta condotta durante tre anni su mille donne italiane, andata on line ogni giorno per un anno. Ha diretto il film-documentario Lievito madre. Le ragazze del secolo scorso (2017), firmato con Esmeralda Calabria e selezionato alla Mostra del cinema di Venezia nel 2017. Ha pubblicato inoltre Non chiedermi quando. Romanzo per Dacia (2016), sulla vita di Dacia Maraini e Chi sono io? Autoritratti, identità, reputazione (2017), saggio sull’autoritratto femminile in fotografia. Ha curato l’antologia Princesa e altre regine (2018). È sua la voce dell’edizione in audiolibro di La ragazza che scriveva racconti di Lucia Berlin. Per Rai Tre ha ideato e condotto diverse stagioni dei programmi televisivi Pane quotidiano e FuoriRoma, inchiesta in 50 puntate sull’Italia dei sindaci. Per Radio Capital ha ideato e conduce quotidianamente il programma Cactus, basta poca acqua. I suoi articoli sono contenuti nell’opera Giornalismo italiano 1860-2001 (Meridiani Mondadori). È commentatrice di politica per l’emittente tv La7.

Costanza Spocci è nata a Parma. Si è laureata in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali nelle Università di Bologna e Forlì, con un'incursione a Sciences Po a Lione. Invece di cercare lavoro inviando curriculum è partita alla volta del subcontinente indiano e l'Afghanistan, per poi trovare lavoro a Peshawar, in Pakistan, con l'ONG Intersos. Nel 2012 si è trasferita al Cairo, dove ha vissuto 3 anni e dove ha iniziato a vivere di giornalismo. Lì ha co-fondato Zeernews, un collettivo internazionale di giornalisti freelance che fino al 2015 ha prodotto notizie e reportage dal Medio Oriente. Il lavoro negli anni si è allargato a tutti i paesi della regione, coprendo rivoluzioni, conflitti e rivendicazioni sociali lavorando per media italiani e internazionali. Oggi continua a lavorare con Nawart Press, piattaforma che ha co–fondato insieme a due colleghe con il progetto pilota "The Railway Diaries" un viaggio–reportage via terra di quattro mesi, ripercorrendo a ritroso la Via della Seta. E' anche regista e co-autrice dei documentari Far Right, a New Frightening Normal (Al Jazeera, 2017), Un mondo sommerso. Il traffico di Antichità in Egitto (Rai, 2014). Ha recentemente lavorato al documentario Our Man in Cairo (Arte, RSI. SKY, 2018). Un suo lavoro sui migranti "desaparecidos" tunisini, condotto con la collega Giulia Bertoluzzi, è stato premiato dal Migration Media Award nel 2017.  In ambito europeo, ha condotto un progetto giornalistico sull'emergere di movimenti e partiti ultra-nazionalisti nell'Europa dell'Est e Continentale. Nello stesso ambito, ha collaborato inoltre come ricercatrice e come giornalista investigativa per Global Witness e per il think tank ungherese Political Capital Institute. Da due anni lavora nella redazione di Radio3 Mondo e conduce la rassegna stampa estera del mattino. Per Radio3 RAI ha prodotto anche diversi audio-documentari dal Medio Oriente.

Nello spirito di ricerca e impegno giornalistico che ci ha lasciato Arrigo Benedetti, prosegue dunque il lavoro della giuria che anche quest’anno ha deciso di premiare due donne che ogni giorno con la loro professionalità mostrano il vero volto del mestiere del giornalista. Il premio, istituito nel 2011, a cadenza annuale, intende valorizzare le carriere, i migliori articoli o le migliori inchieste, che abbiano saputo raccontare l'Italia contemporanea in modo libero, indipendente e veritiero, com’era nello stile del fondatore dell'Europeo e dell'Espresso.
Il premio è stato assegnato nelle precedenti edizioni a: Milena Gabanelli (Report Rai3), Ferruccio De Bortoli (Corriere della Sera), Federica Angeli (Repubblica), Toni Capuozzo (Canale 5), Paolo Borrometi (Agi), Fabrizio Gatti (L’Espresso), Nello Ajello (Repubblica), Bruno Manfellotto (L'espresso), Paolo Ermini (Corriere Fiorentino), Remo Santini (La Nazione), Marco Pratellesi, Marco Gasperetti (Corriere della Sera), e infine a Michele Albanese e Francesca Sironi.

Info e note al sito www.premioarrigobenedetti.it

 

Premio Arrigo Benedetti: i bandi per l'edizione 2019
 

E’ indetta la nona edizione del “Premio Giornalistico Arrigo Benedetti - Città di Barga”. Il premio - istituito nel 2011 - negli anni è stato assegnato a giornalisti affermati come Milena Gabanelli, Ferruccio De Bortoli, Massimo Bordin, Toni Capuozzo, Fabrizio Gatti, Paolo Ermini, Nello Ajello, Bruno Manfellotto. E a giovani che stanno affrontando il mestiere del cronista e del reporter con estremo rigore e competenza come Federica Angeli, Paolo Borrometi, Claudio Cordova, Michele Albanese.e molti altri.
La cerimonia di premiazione si terrà a Barga sabato 13 aprile 2019.
Importante la sezione riservata agli studenti delle Scuole Secondarie di secondo grado della provincia di Lucca, che ha lo scopo di aiutare i docenti nell'avvicinamento alle prove di esame di maturità con la traccia dedicata al giornalismo.
Il Premio intende valorizzare dunque i migliori due elaborati, scritti nella forma dell’articolo di giornale e senza vincolo di argomento, realizzati dagli studenti delle classi quarte e quinte delle Scuole Secondarie di secondo grado della provincia di Lucca.
Il Premio Arrigo Benedetti è organizzato dal Comune di Barga, con la collaborazione della Provincia di Lucca e in collaborazione con la famiglia Benedetti.

 

Premio Arrigo Benedetti
Massimo Bordin e Claudio Cordova premiati nel 2018

A Massimo Bordin e Claudio Cordova il premio giornalistico “Arrigo Benedetti” 2018

 

Sarà consegnato sabato 26 maggio a Massimo Bordin e Claudio Cordova il premio giornalistico “Arrigo Benedetti - Città di Barga” 2018.  L’iniziativa di prestigio e alto valore culturale organizzata dalla Provincia di Lucca e dal Comune di Barga, in collaborazione con il Centro Europeo di Studi "Arrigo Benedetti", la famiglia Benedetti e Tralerighe libri, prosegue il proprio lavoro premiando due volti del giornalismo italiano che meglio di altri in questo momento rappresentano l’informazione. Bordin da anni offre una lettura attenta e professionale della situazione politica del nostro paese, grazie alla rassegna stampa e articoli sui giornali. Cordova, direttore del Dispaccio, quotidiano online di Reggio Calabria, ogni giorno racconta il proprio territorio tra malaffare e gesti di resistenza. E lui, con tastiera e professionalità, resiste anche quando riceve lettere di minacce sia anonime sia firmate. Il Premio giornalistico “Arrigo Benedetti”, che vive e si anima nella lezione del grande giornalista lucchese fondatore dell’Europeo e dell’Espresso, verrà consegnato a palazzo Pancrazi nell’aula consiliare alle ore 11.

Massimo Bordin è nato a Roma nel 1951. Da giovane ha aderito alla IV Internazionale ed è stato per anni un convinto trotskista. Direttore di Radio Radicale dal 1991 al 31 luglio 2010, tuttora cura - sempre su Radio Radicale - dal lunedì al venerdì “Stampa e Regime”, la rassegna stampa dedicata ai temi politici della giornata. Il programma è stato trasmesso per qualche tempo anche in video da RED TV. Attualmente presenta tutte le settimane la rubrica “Mediorientale” con Fiamma Nirenstein e cura lo Speciale Giustizia e la rubrica dall'America a cura di Giovanna Pajetta. Tra i riconoscimenti, la Coppa d'argento del Centro culturale di Saint-Vincent nel maggio 2002, e il Premio Antonio Russo per il giornalismo di guerra nel novembre 2002. Nel 2009 ha vinto il Premiolino, sezione radio, con la seguente motivazione: il collega che da anni ci sveglia ogni mattina con le sue puntuali, professionali e graffianti rassegne stampa, cesellando i fatti con opinioni di rara acutezza libertaria.

Claudio Cordova, 31 anni, è fondatore e direttore del quotidiano online di Reggio Calabria “Il Dispaccio”. Ha lavorato per diverse testate locali, occupandosi di cronaca nera e giudiziaria.
Nel 2014 è stato nominato consulente esterno della Commissione Parlamentare Antimafia. Ha vinto diversi premi per l’attività giornalistica, tra cui quello del Coordinamento Nazionale Riferimenti, "Giornalismo in trincea". Dall'estate dello stesso anno fa parte della rete IRPI-Correctiv per la pubblicazione di inchieste sulla criminalità organizzata, pubblicando sul Dispaccio il versante calabrese delle vicende, e portando un grande contributo come presenza sul campo. Ha pubblicato “Terra venduta. Così uccidono la Calabria” (Laruffa, 2010) e “Il sistema Reggio” (Laruffa, 2013).

Nello spirito di ricerca e impegno giornalistico che ci ha lasciato Arrigo Benedetti, prosegue dunque il lavoro della giuria che anche quest’anno ha deciso di premiare due uomini che ogni giorno con la propria professionalità mostrano il vero volto del mestiere del giornalista.
Il premio, istituito nel 2011, a cadenza annuale, intende valorizzare le carriere, i migliori articoli o le migliori inchieste, che abbiano saputo raccontare l'Italia contemporanea in modo libero, indipendente e veritiero, com'era nello stile del fondatore dell'Europeo e dell'Espresso.
Il premio è stato assegnato nelle precedenti edizioni a: Milena Gabanelli (Report Rai3), Ferruccio De Bortoli (Corriere della Sera), Federica Angeli (Repubblica), Toni Capuozzo (Canale 5), Paolo Borrometi (Agi), Fabrizio Gatti (L’Espresso), Nello Ajello (Repubblica), Bruno Manfellotto (L'espresso), Paolo Ermini (Corriere Fiorentino), Remo Santini (La Nazione), Marco Pratellesi, Marco Gasperetti (Corriere della Sera), e infine a Michele Albanese e Francesca Sironi.

Premio Arrigo Benedetti – Albo d’oro

L'edizione 2018 è stata assegnato a Massimo Bordin e Claudio Cordova.
L’edizione 2017 è stata assegnata a Ferruccio De Bortoli e Federica Angeli.
L’edizione 2016 a Milena Gabanelli e Paolo Borrometi.
L’edizione 2015 a Toni Capuozzo e Michele Albanese. Premio speciale a Carlo Gregoretti.
L’edizione 2014 a Fabrizio Gatti e Francesca Sironi.
L’edizione 2013 a Paolo Ermini e Remo Santini.
L’edizione 2012 a Nello Ajello e Marco Gasperetti.
L’edizione 2011 a Bruno Manfellotto e Marco Pratellesi.

 

La lezione di Arrigo Benedetti: successo per il premio 2017

Consegnati a Barga al Teatro dei Differenti a Ferruccio De Bortoli, Federica Angeli, Martina Ruberti e Wesley Giannelli i premi della settima edizione dell'“Arrigo Benedetti - Città di Barga” 2017.

 

A Ferruccio De Bortoli e Federica Angeli il Premio "Arrigo Benedetti" 2017. Riconoscimento speciale a Gabriele del Grande

 

A Ferruccio De Bortoli  e Federica Angeli il premio giornalistico “Arrigo Benedetti - Città di Barga” 2017.  L’iniziativa di prestigio e alto valore culturale organizzata dalla Provincia di Lucca e dal Comune di Barga, in collaborazione con il Centro Europeo di Studi "Arrigo Benedetti", la famiglia Benedetti, e il sostegno di Toscana Energia, vedrà la premiazione sul palco del Teatro dei Differenti di Barga, mercoledì 31 maggio alle ore 11.
Ferruccio De Bortoli riceverà il premio alla carriera. Il giornalista, nato a Milano il 20 maggio 1953 è stato due volte direttore del Corriere della Sera, dal 1997 al 2003 e dal 2009 al 2015; ha diretto anche il Sole 24 Ore dal 2005 al 2009. Di famiglia bellunese, si è laureato in Giurisprudenza alla Statale di Milano. La sua carriera giornalistica inizia nel 1973, quando viene assunto come praticante al Corriere dei ragazzi. Lavora successivamente per il Corriere d'Informazione (pomeridiano del Corriere), Corriere della Sera, L'Europeo. Nel 1987 torna al Corriere della Sera come caporedattore dell'economia. Nel 1993 Paolo Mieli lo promuove vicedirettore e nel 1997 assume la guida del primo quotidiano italiano. Dal 2015 è presidente dell'Associazione Vidas di Milano. Attualmente è presidente della casa editrice Longanesi. Tra i riconoscimenti ha ricevuto nel 2012 al teatro di Osimo il Premio “Renato Benedetto Fabrizi” in qualità di presidente della Fondazione Memoriale della Shoah. Il 3 giugno 2012 nell'auditorium Santa Caterina di Finale Ligure gli è stato consegnato il premio Inquieto dell'anno 2011. Nel 2014 ha vinto il "Premio Buone Notizie" consegnato a Caserta.

Con Ferruccio De Bortoli a Barga il 31 maggio sarà premiata anche la giornalista Federica Angeli cronista di nera e di giudiziaria, in servizio alla redazione romana di Repubblica. Sotto scorta permanente dal 17 luglio 2013 a causa delle minacce di morte subite due mesi prima, a Ostia, mentre raccoglieva informazioni per il suo giornale, la giornalista non ha mai smesso di lavorare alle inchieste, denunciando le minacce. Al processo nei confronti dei malavitosi anche la Federazione Nazionale della Stampa, costituendosi parte civile, ha mostrato il totale sostegno nei suoi confronti. La cronista stava svolgendo un’inchiesta sul racket degli stabilimenti balneari, e la notte del 15 luglio, fu casualmente testimone oculare di uno  scontro a fuoco nel quale furono coinvolti personaggi dello stesso ambiente del racket. Interrogata dai Carabinieri, la cronista raccontò ciò che aveva visto. Con le sue inchieste e con quella testimonianza la Angeli ha messo il dito nella piaga malavitosa del litorale romano.

Durante la cerimonia verrà assegnato anche un riconoscimento speciale della giuria al documentarista Gabriele Del Grande, autore di reportage e articoli sul flusso dei migranti verso l’Europa. Arrestato sul confine tra la Turchia e la Siria il 10 aprile del 2017 è stato rilasciato dopo alcuni giorni di fermo illegittimo da parte delle autorità di Ankara.
Sono dunque tre le figure del mondo dell’informazione in prima linea a ricevere il Premio giornalistico dedicato al giornalista lucchese fondatore di importanti giornali come L’Europeo e L’Espresso.

Nello spirito di ricerca e impegno giornalistico che ci ha lasciato Arrigo Benedetti, prosegue dunque il lavoro della giuria che anche quest’anno ha deciso di premiare due uomini e una donna che ogni giorno con la loro professionalità mostrano il vero volto del mestiere del giornalista.
Il premio, istituito nel 2011, a cadenza annuale, intende valorizzare le carriere, i migliori articoli o le migliori inchieste, che abbiano saputo raccontare l'Italia contemporanea in modo libero, indipendente e veritiero, com'era nello stile del fondatore dell'Europeo e dell'Espresso.
Il premio è stato assegnato nelle precedenti edizioni a: Milena Gabanelli (Report Rai3), Toni Capuozzo (Canale 5), Paolo Borrometi (Agi), Fabrizio Gatti (L’Espresso), Nello Ajello (Repubblica), Bruno Manfellotto (L'espresso), Paolo Ermini (Corriere Fiorentino), Remo Santini (La Nazione), Marco Pratellesi, Marco Gasperetti (Corriere della Sera), e infine a Michele Albanese e Francesca Sironi.

 

Premio Benedetti: bando 2017

E’ indetta la settima edizione del “Premio Giornalistico Arrigo Benedetti Città di Barga”, riservato a giornalisti professionisti, pubblicisti, praticanti e allievi delle scuole di giornalismo. Organizzato dal Comune di Barga, la Provincia di Lucca, in collaborazione con il Centro Europeo di Studi “Arrigo Benedetti” e la famiglia Benedetti, il Premio, istituito nel 2011, a cadenza annuale, intende valorizzare i migliori articoli o le migliori inchieste, che abbiano saputo raccontare l’Italia contemporanea in modo libero, indipendente e veritiero, com’era nello stile del fondatore dell’Europeo e dell’Espresso. All’edizione 2011 il Presidente della Repubblica ha destinato una medaglia quale suo premio di rappresentanza.
Barga è la città che, per volere della famiglia Benedetti, ospita, nella Biblioteca Comunale “Fratelli Rosselli”, la biblioteca personale del grande giornalista lucchese. Il Premio si avvale della Collaborazione di un Comitato Organizzatore .
Il Premio prevede una categoria SENIOR e una JUNIOR.

Leggi il bando completo.

 

Grande successo per l'edizione 2016

Premiati Milena Gabanelli, Paolo Borometti e i giovani studenti Ginevra Riccomi e Davide Popolizio

Grande  la partecipazione da parte delle autorità e del pubblico per la premiazione del Premio giornalistico “Arrigo Benedetti” 2016, che si è svolto venerdì 1 luglio a Barga presso palazzo Pancrazi. Il premio curato dal Comune di Barga, dalla Provincia di Lucca, dal Centro studi europei “Arrigo Benedetti” e sostenuto da Toscana Energia è giunto alla sua sesta edizione.
Alla presenza del Prefetto di Lucca Dott.ssa Giovanna Cagliostro, del presidente della Provincia Luca Menesini, della consigliera regionale Ilaria Giovannetti, del sindaco di Barga  Marco Bonini, del sindaco di Castelnuovo Andrea Tagliasacchi, del presidente del Centro studi europei "Arrigo Benedetti" Alessandro Benedetti, del sindaco di Molazzana Rino Simonetti, del sindaco  di Piazza al Serchio Andrea Carrari, di Coreglia Valerio Amadei, della vicesindaco di Lucca Ilaria Vietina, della vicesindaco di Barga Caterina Campani, sono stati premiati Paolo Borrometi, cronista Agi, e Milena Gabanelli di Report Rai3.
Premi anche agli studenti per gli articoli giornalistici scritti, Ginevra Riccomi dell’Istituto Agrario di Porcari e a Davide Popolizio del Liceo Scientifico “Gramsci” di Firenze.
Dopo i saluti del sindaco Marco Bonini, l’assessore alla cultura Giovanna Stefani ha spiegato i lavori e la genesi del premio, passando poi la parola al presidente della Provincia di Lucca Menesini. Andrea Giannasi e Alberto Marchi del Centro Studi Benedetti hanno poi illustrato il lavoro di Arrigo Benedetti e l’eredità del grande giornalista lucchese.
 

A Milena Gabanelli e Paolo Borrometi il Premio giornalistico Arrigo Benedetti - Città di Barga 2016

Il sarà consegnato venerdì 1 luglio alle ore 11

 

E' la giornalista Milena Gabanelli - di Rai 3 – la vincitrice del premio giornalistico “Arrigo Benedetti Città di Barga” 2016, iniziativa di prestigio e alto valore culturale organizzato dalla Provincia di Lucca e dal Comune di Barga, in collaborazione con il Centro Europeo di Studi "Arrigo Benedetti", la famiglia Benedetti, e il sostegno di Toscana Energia.
Con Milena Gabanelli a Barga l’1 luglio alle ore 11 a palazzo Pancrazi, sarà premiato anche il giornalista Paolo Borrometi cronista dell'Agi - Agenzia Giornalistica Italia - (già collaboratore del Giornale di Sicilia), che dall’agosto del 2014 vive sotto scorta per le minacce ricevute dalla mafia.
Milena Gabanelli, giornalista e conduttrice televisiva italiana, collabora con la Rai dal 1982, iniziando con la realizzazione di programmi di attualità per la terza rete regionale. Nei primi anni novanta partecipa all’introduzione in Italia dei nuovi canoni del videogiornalismo, lavorando da sola con una videocamera portatile, che crea uno stile più diretto nelle interviste e in generale nel modo di fare programmi televisivi.
Nel 1989 inizia la collaborazione per la trasmissione di Giovanni Minoli Speciale Mixer. Il suo primo lavoro è la Cina delle zone economiche speciali (1989), poi c'è il Vietnam, la Cambogia. Nel 1990 realizza un reportage sull'isola Pitcairn, dove vivono tuttora i discendenti degli ammutinati del Bounty, dove risiede per un mese. Poi c'è l'India dei venditori di reni, i deformi di Semipalatinsk (in Kazakhstan, dove per 40 anni si sono fatti i test atomici), la yakuza giapponese.
Come inviato di guerra Milena Gabanelli si è recata in varie regioni del mondo dove vi erano conflitti armati per documentare le atrocità commesse e la vita difficile dei sopravvissuti. Tra queste: ex Jugoslavia, Cambogia, Vietnam, Birmania, Sudafrica, Nagorno Karabakh, Mozambico, Somalia, Cecenia.
Sua è la biografia del generale Võ Nguyên Giáp, raccontata da lui medesimo nel 1998.
Nel 1994 Giovanni Minoli le offre di occuparsi di un programma sperimentale su Rai 2 Professione Reporter, che fino al 1996 manda in onda i servizi realizzati dai neo-videogiornalisti.
Nel 1997 nasce Report, in onda su Rai 3, di cui è autrice e conduttrice. Negli anni il programma è diventato il più noto format di giornalismo investigativo in Italia. Affronta soprattutto temi di carattere economico, ma anche argomenti legati alla salute, alla giustizia, inefficienze dei servizi pubblici, e di questioni legate al crimine organizzato: ecomafia, servizi segreti.
Autrice di numerosi libri ha ricevuto importanti premi. Tra questi: Il Premio Ilaria Alpi, il Premio Flaiano, il Premio Rocco Chinnici, il Premio Saint Vincent, assegnatole dall'ex Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, il Premio Luigi Barzini, il Premio Reporteros del Mundo (ricevuto a Madrid), il Premio Pio Manzù, presieduto da Mickhail Gorbaciov.
Paolo Borrometi ha iniziato l'attività giornalistica nel 2010 collaborando con il Giornale di Sicilia. Dal primo luglio del 2013 collabora con l'AGI (Agenzia Giornalistica Italia) per la Provincia di Ragusa. Nel settembre del 2013 fonda la testata giornalistica di inchieste online LaSpia.it.
L'attività del sito costa a Borrometi, sin da subito, svariate minacce dalla criminalità organizzata ragusana.
Una sua inchiesta giornalistica, pubblicata sulla testata online, porta allo scioglimento del comune di Scicli, meglio conosciuto come il palcoscenico a cielo aperto della fiction televisiva “Il commissario Montalbano” per infiltrazioni mafiose.
Il 16 aprile del 2014 viene aggredito da incappucciati e l'aggressione gli provoca una grave menomazione alla mobilità di una spalla.
Da agosto 2014, dopo l'incendio della porta di casa, vive sotto scorta dei Carabinieri.
Per questa motivazione l'AGI lo trasferisce da Ragusa a Roma, dove però continua a ricevere pesanti minacce di morte anche sui social network. Solidarietà gli è stata espressa dalle più alte cariche dello Stato, dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che lo ha ricevuto al Quirinale e dal Presidente del Senato della Repubblica, Pietro Grasso che ha più volte manifestato la sua vicinanza al giornalista lo ha ricevuto a Palazzo Madama.
Altre sue inchieste hanno riguardato il commissariamento per mafia di Italgas (la prima azienda quotata in borsa ad essere oggetto di questo provvedimento da parte del Tribunale di Palermo), il Mercato ortofrutticolo di Vittoria (il più grande del sud Italia), i trasporti su gomma gestiti dai Casalesi dai Mercati Ortofrutticoli. E poi ancora, la presenza mafiosa nel sudest siciliano di Cosa Nostra, fino ad un'inchiesta giornalistica sulle “vie della droga dal Porto di Gioia Tauro fino alla provincia di Ragusa” (che anticiperà di qualche settimana la morte di un presunto boss della ‘Ndrangheta, Michele Brandimarte, il 14 dicembre del 2014 proprio nella città di Vittoria).
È editorialista del giornale Il Tempo, di Articolo 21 e di Libera Informazione. Fa parte del gruppo stampa della Fondazione Caponnetto.
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, con un motu proprio gli ha conferito, il 21 dicembre del 2015, l'onorificenza di Cavaliere dell'Ordine al merito della Repubblica italiana.
Ha ricevuto il Premio Borsellino, il Premio nazionale di Giornalismo d'Inchiesta “Domenico Calabrò”, il Premio “Scomodo” della Fondazione Caponnetto.
Sono dunque due grandi giornalisti in prima linea a ricevere il Premio giornalistico dedicato al giornalista lucchese fondatore di importanti giornali come L’Europeo e L’Espresso. Nello spirito di ricerca e impegno giornalistico che ci ha lasciato Arrigo Benedetti, prosegue dunque il lavoro della giuria che anche quest’anno ha deciso di premiare giornalisti che ogni giorno raccontando attraverso inchieste scomode, la verità dei fatti, rischiano la propria vita.
Il premio, istituito nel 2011, a cadenza annuale, intende valorizzare i migliori articoli o le migliori inchieste, che abbiano saputo raccontare l'Italia contemporanea in modo libero, indipendente e veritiero, com'era nello stile del fondatore dell'Europeo e dell'Espresso.
Il premio è stato assegnato nelle precedenti edizioni a: Toni Capuozzo (Canale 5), Fabrizio Gatti (L’Espresso), Nello Ajello (Repubblica), Bruno Manfellotto (L'espresso), Paolo Ermini (Corriere Fiorentino), Remo Santini (La Nazione), Marco Pratellesi, Marco Gasperetti (Corriere della Sera), e infine a Michele Albanese e Francesca Sironi.

Promosso il bando dell'edizione 2016

Premi per il giornalista affermato, il giovane e per le scuole.

E’ indetta la sesta edizione del “Premio Giornalistico Arrigo Benedetti Città di Barga”, riservato a giornalisti professionisti, pubblicisti, praticanti e allievi delle scuole di giornalismo.
Organizzato dalla Provincia di Lucca e dal Comune di Barga, in collaborazione con il Centro Europeo di Studi “Arrigo Benedetti” e la famiglia Benedetti, il Premio, istituito nel 2011, a cadenza annuale, intende valorizzare i migliori articoli o le migliori inchieste, che abbiano saputo raccontare l’Italia contemporanea in modo libero, indipendente e veritiero, com’era nello stile del fondatore dell’Europeo e dell’Espresso.
All’edizione 2011 il Presidente della Repubblica ha destinato una medaglia quale suo premio di rappresentanza.
Barga è la città che, per volere della famiglia Benedetti, ospita, nella Biblioteca Comunale “Fratelli Rosselli”, la biblioteca personale del grande giornalista lucchese.

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A Toni Capuozzo e Michele Albanese il premio 2015

Carlo Gregoretti riceve il premio speciale della giuria

E' il giornalista Toni Capuozzo - di Canale 5 (Mediaset) – il vincitore del premio giornalistico Arrigo Benedetti Città di Barga 2015, iniziativa di prestigio e alto valore culturale anche quest'anno sostenuta da Toscana Energia.
Con lui sul palco del teatro dei Differenti di Barga il 22 maggio alle 11, saranno premiati anche il cronista Michele Albanese del Quotidiano del Sud, che da luglio del 2014 vive sotto scorta per le minacce ricevute dalla 'ndrangheta.
Toni Capuozzo ha iniziato l'attività di giornalista nel 1979, lavorando a Lotta Continua, per la quale ha seguito l'America Latina. Scrive poi per il quotidiano Reporter e per i periodici Panorama mese ed Epoca. Durante la Guerra delle Falkland (1982) ottiene un'intervista esclusiva al grande scrittore Jorge Luis Borges.
Successivamente, si occupa di mafia per il programma Mixer di Giovanni Minoli. È inviato per la trasmissione L'istruttoria. In seguito, collabora con alcune testate giornalistiche del gruppo editoriale Mediaset (Tg4, Tg5, Studio Aperto, seguendo in particolare le guerre nell'ex Jugoslavia, i conflitti in Somalia, in Medio Oriente e in Afghanistan.
Vicedirettore del Tg5 fino al 2013, dal 2001 cura e conduce Terra!, settimanale del Tg5 per dieci anni e poi in onda su Retequattro, sotto la direzione di Videonews. Tiene su Tgcom24 la rubrica Mezzi Toni. Attualmente è giornalista free lance.
Michele Albanese, per alcuni articoli che riguardano la processione della Madonna delle Grazie con inchino, fatto fare ad Oppido Mamertina davanti alla casa del boss e per aver scritto storie su affiliati di alcune cosche di 'ndrangheta della Piana di Gioia Tauro, vive sotto scorta dal luglio del 2014.
La giuria ha voluto assegnare un premio speciale per "l'esempio e la lezione di giornalismo" a Carlo Gregoretti il giornalista che ha lavorato con Arrigo Benedetti fin dal primo numero dell'Espresso (ottobre 1955).
Redattore, critico televisivo, inviato speciale e capo redattore nel 1974 – con direttore Livio Zanetti - ha predisposto e curato la trasformazione del settimanale di via Po dall'originale formato lenzuolo all'attuale  formato tabloid, consentendo così a L'Espresso di superare in diffusione  il suo diretto concorrente Panorama. Ha quindi diretto il settimanale Tempo e nel 1979 è passato alla direzione di Panorama (editore Mondadori)
Grande esperto in periodici e in comunicazione, Carlo Gregoretti  è stato anche direttore dello storico settimanale mondadoriano Epoca, ha poi diretto i programmi di produzione di Retequattro quando questa televisione era di proprietà della Mondadori, ha collaborato con il quotidiano La Repubblica, sia come inviato che come responsabile dei "grandi servizi" del settimanale Venerdì. E per almeno dieci anni ha insegnato Teoria e tecnica del Periodico alla Scuola Superiore di Giornalismo dell'Università di Urbino.
Il Premio giornalistico "Arrigo Benedetti – Città di Barga", realizzato con il contributo di Toscana Energia, è organizzato dalla Provincia di Lucca e dal Comune di Barga, in collaborazione con il Centro Europeo di Studi "Arrigo Benedetti" e la famiglia Benedetti.
Il premio, istituito nel 2011, a cadenza annuale, intende valorizzare i migliori articoli o le migliori inchieste, che abbiano saputo raccontare l'Italia contemporanea in modo libero, indipendente e veritiero, com'era nello stile del fondatore dell'Europeo e dell'Espresso.
Il premio è stato assegnato nelle precedenti edizioni a: Nello Ajello (Repubblica), Bruno Manfellotto (L'espresso), Paolo Ermini (Corriere Fiorentino), Remo Santini (La Nazione), Marco Pratellesi, Marco Gasperetti (Corriere della Sera).
 

Più giornalismo meno ideologia. Il 6 dicembre 2014 la presentazione della raccolta di scritti di Benedetti
 

 

Sabato 6 dicembre alle ore 17 presso la Biblioteca «Fratelli Rosselli» a Villa Gherardi a Barga si terrà la presentazione della raccolta di scritti di Arrigo Benedetti dal titolo «Più giornalismo meno ideologia» (Aragno) con saggi introduttivi di Eugenio Scalfari e Carlo Gregoretti.
A presentare l'opera il direttore dell'Europeo Daniele Protti, Alberto Marchi e Alessandro Benedetti del Centro Europeo di Studi Arrigo Benedetti, Andrea Giannasi, l'assessore alla cultura del Comune di Barga Giovanna Stefani e la bibliotecaria Maria Luisa Livi.
L'evento - legato al Premio Arrigo Benedetti istituito dall'amministrazione comunale di Barga nel 2010 con la Provincia di Lucca - apre le manifestazioni del 2015 legate al grande giornalista lucchese fondatore tra gli altri dell'Espresso e dell'Europeo.
Benedetti rappresenta ancora oggi quell'anima del giornalismo di inchiesta e di studio, fatto in piena e matura libertà, senza condizionamenti e dunque per le attuali e nuove generazioni, il suo insegnamento è ancora vivo e pulsante.
E proprio da questo il curatore della raccolta di scritti, Alberto Marchi, è partito. Il titolo è la prima e fondamentale tra le tante regole proposte dal giornalista e scrittore lucchese.
«Più giornalismo, meno ideologia», raccomandava Arrigo Benedetti. Lo udirono i grandi giornalisti cresciuti alla scuola del suo «Europeo»; lo riudirono quelli che lo seguirono o che incontrò al suo «Espresso»; lo ribadì, lui laico, liberale e radicale, assumendo la direzione del filocomunista «Paese Sera» negli anni del terrorismo e della violenza diffusa. L’«ordine di servizio» appare in questo volume, rigoroso prontuario di buona scrittura giornalistica, rispettosa della grammatica e delle regole del mestiere, che Arrigo Benedetti seppe tessere con l’impegno civile e la necessità morale.

www.premioarrigobenedetti.it

A Fabrizio Gatti e Francesca Sironi l'edizione 2014
 

 

Sono i giornalisti d’inchiesta Fabrizio Gatti e Francesca Sironi i vincitori del Premio Arrigo Benedetti 2014 dedicato alla memoria di uno dei più grandi giornalisti italiani.
Venerdì 4 luglio, alle 16, al Teatro dei Differenti di Barga (Lucca) verranno consegnati i premi dal sindaco Marco Bonini e da Arrigo Benedetti jr.
A rendere noti i primi classificati della quarta edizione del premio ‘Benedetti’ sono stati, nel corso di una conferenza stampa tenutasi a Palazzo Ducale, a Lucca, il presidente della Provincia Stefano Baccelli, il sindaco di Barga Marco Bonini ed Andrea Giannasi curatore della manifestazione. Il premio – lo ricordiamo – è stato istituito infatti proprio dall’amministrazione provinciale di Lucca e dal Comune di Barga nel 2010 in occasione delle iniziative organizzati per i 100 anni della nascita dell’illustre giornalista e fondatore di numerose testate autorevoli.

Fabrizio Gatti, 48 anni, inviato dell’Espresso, ha portato in Italia lo stile giornalistico di Gunter Wallraff. Tra le molte inchieste si ricordano quelle sul trattamento subito dai rifugiati kosovari che cercavano di varcare il confine svizzero; sulle condizioni di vita nel centri di permanenza temporanea di Lampedusa; sulle situazioni del Policlinico “Umberto I” a Roma.  Nel 2006 ha vinto il premio “Colombe d’Oro per la Pace”, premio assegnato annualmente dall’Archivio disarmo ad una personalità distintasi in campo internazionale. Nel 2007 ha ricevuto il Premio “Giuseppe Fava” per le sue inchieste sui clandestini di Lampedusa e sugli sfruttati nei campi di Puglia dal titolo “Io schiavo di Puglia”. E, sempre nello stesso anno, ha ricevuto per la stessa inchiesta, a Bruxelles, il premio giornalistico 2006 dell’Unione Europea (Journalist Award 2006).

Francesca Sironi, 27 anni, ha realizzato numerose inchieste per la carta e per il web. Insieme a Michele Sasso nel 2013 ha vinto il premio nazionale giornalismo “Guido Carletti” con il servizio “Scandalo Profughi”. Ha realizzato anche la famosa inchiesta dal titolo “La Bellezza ci può salvare” incontrando Salvatore Settis, Philippe Daverio, Andrea Carandini, Silvia Ronchey, Flavio Caroli, Luciano Canfora, Paolo Coen, ai quali ha chiesto la ricetta per salvare l’Italia.

Gatti e Sironi succedono a Marco Pratellesi (premio giornalistico nel 2011) e Bruno Manfellotto, premio speciale nel 2011. Nel 2012 il “Benedetti” andò a Marco Gasperetti del Corriere della Sera e lo speciale fu assegnato a Nello Ajello. Lo scorso anno sul palco Paolo Ermini, direttore del Corriere Fiorentino, e Remo Santini, caposervizio de La Nazione di Lucca.
Anche questa edizione vedrà premiati i ragazzi delle scuole superiori che hanno realizzato articoli seguendo le orme del grande giornalista Arrigo Benedetti.
L’amministrazione comunale di Barga, durante questo evento, presenterà il nuovo progetto legato al Premio Benedetti, che prevederà oltre ad una presenza più attiva sulle piattaforme web, anche corsi, incontri professionali della durata di una settimana, coinvolgendo le migliori testate giornalistiche e realtà di formazione nell’ambito giornalistico.

La premiazione: venerdì 4 luglio al Teatro dei Differenti


La cerimonia di premiazione dell'edizione 2014 si terrà presso il Teatro dei Diferenti a Barga, venerdì 4 luglio alle ore 16,30.

 

Arrigo Benedetti
 

Arrigo Benedetti è nato a Lucca il 1 giugno del 1910. E' morto a Roma il 26 ottobre 1976.Giornalista, scrittore e partigiano italiano è entrato nella storia del giornalismo italiano del dopoguerra per aver fondato e diretto testate come Oggi, L’Europeo e L’Espresso.

 

In memoria di Nello Ajello
 

Il Premio giornalistico Arrigo Benedetti ricorda il vincitore dell'edizione 2012, Nello Ajello, collaboratore del giornalista lucchese a Il Mondo e all'Espresso.